La Chiesa Madre e il Campanile

Intitolata a “San Pietro Apostolo” la Chiesa Madre di Satriano di Lucania è stata ricostruita negli anni ’50 ma conserva il campanile originario, alto 37 metri.

La struttura originaria della chiesa fu costruita nel XVI secolo per ordine della diocesi di Satriano e Campagna in considerazione della forte espansione demografica di Pietrafesa, con la popolazione ormai arrivata a quasi mille abitanti.

Da notare le pareti interne ed esterne in pietra lavorata, ricavata dalle cave presenti in tutto il comprensorio del Melandro. All’interno, si conserva un mezzo busto in legno del Patrono San Rocco, di Giacomo Colombo, alcune pale in legno raffiguranti l’Addolorata e San Giovanni e una croce lignea opera dello scultore Vincenzo Musner di Ortisei.

Il Campanile di cinque piani, adiacente la Chiesa di S. Pietro Apostolo, fu realizzato nel XVII sec. usando blocchi di pietra calcarea locale.

Questa struttura ha un’altezza di 37 metri, sviluppata su pianta quadrata con tre serie di quattro finestre e secondo un’ ipotesi molto probabile ma non supportata da documenti o atti ufficiali, fu ideata da Juan Caramuel, vescovo della diocesi di Campagna e Satriano dal luglio del 1657. 

Caramuel oltre ad essere un apprezzatissimo uomo del clero fu un uomo straordinario per cultura ed ingegno. Fu stimato teologo, matematico, umanista, progettista edile. L’attribuzione al vescovo del campanile di Satriano di Lucania è stata data unanimemente da molti storici dell’arte, per assonanza con il disegno del campanile di Vigevano ideato dal Caramuel, nel 1673.